Il dubbio è legittimo: anche se l’acqua dell’acquedotto è controllata secondo parametri rigorosi, può comunque accadere che vi siano presenti dei contaminanti. Innanzitutto scorie rilasciate da tubature vecchie e soggette a infiltrazioni, e poi le famigerate microplastiche.
Come avere la sicurezza di bere un’acqua libera da ogni agente inquinante o potenzialmente pericoloso per la salute? Con un impianto di depurazione dell’acqua domestica. In particolare, i sistemi a osmosi inversa utilizzano una tecnologia efficace nel rimuovere una vastissima gamma di sostanze sgradite, comprese le microplastiche.
La plastica che non si vede, ma c’è
Le particelle di microplastica, invisibili a occhio nudo, sono “nemici” a cui prestare la massima attenzione. Le microplastiche sono minuscoli residui di plastica, risultato della frammentazione e il degrado di oggetti di plastica più grandi, come bottiglie, sacchetti e materiali di imballaggio. Tutti materiali che, ahimè, soffocano il nostro Pianeta e che risultano difficili smaltire e riciclare.
La presenza di microplastiche nelle nostre riserve idriche solleva legittime preoccupazioni sui rischi che rappresentano sia per la nostra salute sia per l’ambiente. Queste particelle possono penetrare nei fiumi, nei laghi e nei mari e successivamente contaminare le nostre fonti di acqua. Non solo: questi invisibili materiali di scarto potrebbero contenere additivi chimici, inquinanti e altre sostanze nocive.
L’impatto delle microplastiche sulla salute umana
I potenziali pericoli e rischi per la salute associati all’assunzione di microplastiche sono motivo di preoccupazione. Gli studi scientifici in merito sono recenti e richiedono ulteriori approfondimenti. Resta il fatto che le microplastiche sono ormai presenti ovunque nell’ambiente – non solo nell’acqua, ma anche nel terreno, nei ghiacci, nei prodotti che mangiamo – e pertanto sono necessarie misure proattive per mitigarne i potenziali pericoli.
Sebbene le conseguenze esatte non siano ancora del tutto chiare, studi scientifici suggeriscono che le microplastiche possano alterare l’equilibrio ormonale, causare infiammazioni e contribuire allo sviluppo di alcune malattie.
Tutelare il benessere di tutta la famiglia
L’eliminazione delle microplastiche dall’ambiente e dalle riserve idriche è una sfida che riguarda non solo il Pianeta, ma anche la nostra salute. A partire dall’acqua: la più efficace barriera contro lei microplastiche è rappresentata dai sistemi di purificazione a osmosi inversa. L’osmosi inversa è in grado di rimuovere efficacemente questi minuscoli “nemici” poiché la membrana semipermeabile utilizzata in questo processo è progettata per trattenere particelle di dimensioni molto piccole, incluse le microplastiche.
Durante il processo di filtrazione, le microplastiche vengono intrappolate nella membrana e non vi passano attraverso, garantendo così un’acqua più pulita e sicura.
Acqua libera da sostanze pericolose
L’impianto a osmosi inversa è anche efficace nella rimozione di numerosi agenti inquinanti, tra cui metalli pesanti, contaminanti chimici e microbi. La membrana semipermeabile agisce come una barriera selettiva che consente solo al solvente (quindi l’acqua) di passarvi attraverso, mentre trattiene la maggior parte dei soluti (sostanze disciolte) presenti, inclusi gli agenti potenzialmente pericolosi. Questo processo di filtrazione è in grado di rimuovere efficacemente molti contaminanti, contribuendo a rendere l’acqua sicura da bere.
In questo modo, l‘acqua che sgorga dal rubinetto di casa è completamente purificata. Non solo: l’acqua osmotizzata vanta anche un gusto migliore e la totale assenza di odori sgradevoli, per un’esperienza di consumo ottimale.
Utilizzando il principio dell’osmosi inversa – presente anche in natura! – si avrà la sicurezza di disporre dell’acqua migliore, pura e priva di contaminanti invisibili.