Avere sempre a disposizione un’acqua buona, pura e sana all’interno della propria casa è una necessità fondamentale per ogni famiglia. Eppure, non sempre è così.
A causa di impianti datati, di tubature rovinate o semplicemente per una questione di gusto, la nostra acqua… non va bene. O meglio, può accadere che quella che sgorga dal rubinetto non sia quella perfetta e desiderata.
Per moltissimi di questi problemi, la risposta è facile: va trattata installando un purificatore a osmosi inversa. Ecco i quattro principali segnali che indicano che è arrivato il momento di valutare con attenzione questa scelta.
Cattivo odore
Un odore sgradevole è spesso il primo segnale che occorre correre ai ripari per continuare a bere l’acqua del rubinetto, risparmiando sulle bottiglie di plastica e preservando anche l’ambiente.
Può succedere che l’acqua, pur essendo potabile, abbia un “odore”.
Le ragioni potrebbero essere molteplici: ad esempio l’acqua pubblica viene trattata con dei disinfettanti per renderla sicura, ma il risultato è poco appetibile. O ancora, vi potrebbero essere disciolti dei sali che la rendono sgradevole.
Sapore “strano”
Un altro segnale importante che indica la necessità di un sistema di depurazione domestico è un sapore sgradevole. Se si percepisce un gusto metallico o salato, potrebbe essere un sintomo della presenza di residui di metalli, come il ferro o addirittura il piombo. Non è un’evenienza rara: questi elementi si trovano sovente nelle tubature vecchie e anche nei rubinetti costruiti fino a qualche decennio fa. Un sapore poco piacevole può essere dovuto anche ai sali minerali, come il magnesio. Però l’acqua pura e buona non dovrebbe avere né sapore né odore: meglio risolvere subito il problema.
Poca trasparenza
L’acqua che esce dal rubinetto dovrebbe essere perfettamente trasparente. Se inizia a sembrare opaca o leggermente colorata, potrebbe essere segno della presenza di qualche sostanza sgradita.
Ad esempio, se ci sono residui di ferro può diventare arancione o marrone. A volte, l’acqua torbida è causata semplicemente da minuscole bolle d’aria, ma può anche indicare livelli elevati di sedimenti.
Per questo è sempre consigliabile far effettuare un sopralluogo da dei professionisti, così da individuare il miglior sistema di trattamento dell’acqua per risolvere la problematica.
Macchie sul lavandino, sulle stoviglie e sugli indumenti
La presenza di elementi poco graditi, come il ferro o un eccesso di calcare, si manifesta con macchie sul lavandino, ma anche sulle stoviglie e sul bucato.
Ma pure un pH dell’acqua sbilanciato può causare dei piccoli segni. Conviene intervenire, soprattutto per avere la certezza di bere un’acqua salubre.
Basta plastica
È normale acquistare acqua in bottiglia quando quella del rubinetto non ha il sapore “giusto”. Anche se non è la soluzione più conveniente, spesso è la più semplice. Però basta accollarsi il peso, il costo e la fatica di smaltire tutti i contenitori.
Meglio risparmiare e ridurre significativamente la quantità di plastica utilizzata in casa investendo in un buon sistema di purificazione dell’acqua.
Bere acqua pura direttamente dal rubinetto di casa sarà comodissimo, salutare e rispettoso dell’ambiente.