L’acqua è fondamentale per la salute, lo sappiamo benissimo. Però ha anche un super potere capace di curare non solo il corpo, ma anche lo spirito. Proprio così: l’acqua è una validissima alleata nel tenere alla larga lo stress e gli stati ansiosi, così frequenti in questi mesi difficili. Per molti di noi, quindi, potrebbe essere sufficiente bere un bicchiere d’acqua per farsi scivolare via brutti pensieri e piccole angosce: una anche lieve disidratazione, infatti, può aumentare il rischio di ansia e depressione.
Qual è la connessione tra disidratazione e ansia?
Diversi studi indicano un legame tra disidratazione e un maggiore rischio di soffrire di attacchi di ansia. La maggior parte di queste ricerche evidenzia che la disidratazione può provocare stati ansiosi, lievi ma significativi: ecco perché sono necessari ulteriori approfondimenti scientifici per scoprire di più sul rapporto fra mancanza d’acqua e cambiamenti di umore e capacità di giudizio. In ogni caso una ricerca del 2018, condotta su oltre 3.000 adulti, ha riscontrato che le persone che bevevano meno erano proprio quelle che registravano i livelli più alti di stress. Un ulteriore studio ha invece esaminato come l’aumento o la diminuzione dell’assunzione di acqua influissero sull’umore delle persone con diverse abitudini in merito al consumo di acqua. Si è così scoperto che gli individui che di solito bevono molta acqua si sentivano meno calmi, meno contenti e più tesi quando l’assunzione di acqua diminuiva. Quando i ricercatori hanno aumentato la quantità di acqua a disposizione dei partecipanti allo studio, questi ultimi hanno dichiarato di aver provato subito una maggiore sensazione di benessere e serenità. La connessione fra idratazione e buon umore sembra inoltre essere più forte nelle donne: sono proprio le signore che, se costrette a bere poco, rivelano di sentirsi tese, confuse, addirittura depresse.
Anche il sonno è in pericolo
Sono davvero tantissime le ricerche che esaminano lo stretto rapporto esistente fra una corretta assunzione d’acqua e il benessere psicofisico. Fermo restando che è importante bere acqua di qualità, leggera, pura, con i giusti minerali e priva di tutti i possibili inquinanti – e per averla sempre a casa basta installare un purificatore a osmosi inversa di IWM – è altrettanto vero che la quantità di acqua che consumiamo quotidianamente ha un’influenza importante sull’umore, e non solo. La disidratazione può infatti provocare confusione, affaticamento e influenzare la qualità del sonno. Se non ci si idrata a sufficienza, infatti, è facile incorrere in episodi di insonnia oltre a provare ansia durante le ore di veglia.
Poca acqua, più tristezza
Anche se l’argomento va approfondito, è noto che il nostro cervello per funzionare al meglio ha bisogno di acqua, essendo composto all’85% proprio da questo prezioso elemento. Se il livello dei liquidi si abbassa, la nostra mente non “lavora” come dovrebbe, provocando alterazioni nella concentrazione e nel carattere. Ancora, la disidratazione è una delle responsabili dei cali della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore: si tratta di un neurotrasmettitore fondamentale per il benessere psicofisico. Insomma vivere bene, sani e felici dipende… da un bicchiere d’acqua!