La “colpa” della carie ai denti potrebbe non essere solo di un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e di un rapporto altalenante con lo spazzolino. La responsabilità di questo problema, infatti, potrebbe essere la presenza di Pfas (perfluoroalchili) nell’acqua del rubinetto.
Lo studio che “accusa” la sostanza chimica
E’ un recentissimo studio pubblicato sul Journal of Public Health Dentistry a dichiarare che ci potrebbe essere un nesso tra questa sostanza chimica – già sotto esame che per altri possibili suoi effetti sulla salute – e l’insorgenza di carie dentali, specie nei bambini. La ricerca evidenzia come concentrazioni più elevate di perfluoroalchili (Pfas) nel sangue dei bimbi siano associate all’insorgenza di carie.
Cosa sono i Pfas e quali i loro effetti
I perfluoroalchili sono composti chimici che in passato venivano utilizzati per produrre diversi oggetti, come pentole antiaderenti, moquette e cartone tra gli altri. E, anche se è passato del tempo dal loro uso – adesso non accade più – i Pfas sono ancora presenti nelle acque di fiumi e laghi, e da lì possono arrivare a contaminare le acque potabili. Come riporta l’agenzia Ansa, anche precedenti ricerche li hanno collegati a malattie cardiache e al colesterolo alto, ma il nuovo studio, condotto dai ricercatori della West Virginia University School of Dentistry, negli Stati Uniti, ne ha esaminato gli effetti sulla salute dei denti. Per il loro esperimento, gli scienziati hanno analizzato la presenza di Pfas in campioni di sangue di bambini dai 3 agli 11 anni. Dei sette Pfas esaminati, l’acido perfluorodecanoico, la cui struttura molecolare lo rende più persistente nell’ambiente, era quello associato a livelli più elevati di carie. Secondo i ricercatori, “questo acido può interrompere il normale sviluppo dello smalto dei denti, rendendoli più sensibili alla carie”. Va anche però sottolineato che l’insorgenza di carie, a prescindere dall’esposizione ai Pfas, è anche strettamente legata all’igiene del cavo orale, come ci insegnano i dentisti. Infatti i bambini che si lavavano i denti una volta al giorno avevano in media molte più carie di quelli che li lavavano almeno due. Allo stesso modo, i bambini che non erano stati dal dentista nell’anno precedente avevano il doppio delle probabilità di avere più carie rispetto a chi invece erano andati a fare controlli.
Acqua pura a casa propria
In ogni caso, il dubbio di possibili contaminazioni dell’acqua e di potenziali rischi per la salute resta. Però, per fortuna, esistono validissimi strumenti per garantirsi a casa propria un’acqua pura e sana. Ad esempio, si può installare un purificatore d’acqua a osmosi inversa, come quelli che produce IWM: si tratta di apparecchi dalle grandissime prestazioni e senza sprechi, dalle dimensioni contenute, che fanno sì che dal rubinetto sgorghi un’acqua perfetta e leggera. I sistemi a osmosi inversa, che vantano la tecnologia più avanzata per il trattamento dell’acqua, operano in base a un processo fisico e naturale, senza l’uso di sostanze chimiche. In questi apparecchi una membrana semi permeabile consente il passaggio della sola acqua, non facendo passare sostanze chimiche disciolte all’interno: in questo modo, assicurano il più sofisticato livello di pulizia dell’acqua a tutto vantaggio della salute.