Alcuni piani alimentari estremamente popolari in questi anni possono avere come “effetto collaterale” la disidratazione. Che, come tutti sappiamo, è rischiosa per il benessere e le corrette funzionalità del nostro organismo. In particolare, ci sono diete molto famose finalizzate alla perdita di peso che possono aumentare indirettamente il pericolo disidratazione. Anche quando si vuole dimagrire, l’aspetto più importante è preservare la propria salute: ecco perchè è fondamentale essere consapevoli del fatto che, seguendo un regime alimentare particolare, potrebbe essere opportuno bere un po’ di più. L’acqua, infatti, è un vero e proprio alimento con un’infinità di nutrienti preziosi: per questa ragione bisogna avere sempre a disposizione l’acqua migliore, con un corretto apporto di sali minerali e il giusto pH, esattamente come quella che sgorga dal rubinetto installando a casa propria un purificatore a osmosi inversa di IWM. Ma il nostro corpo assume liquidi anche attraverso l’alimentazione: la carenza di uno o più cibi durante una dieta restrittiva può causare disidratazione. Già le persone tendono a non bere acqua a sufficienza, se poi si segue un regime che elimina dal menù la frutta o altri gruppi alimentari, il rischio di disidratazione aumenta ulteriormente.
Quanto bere ogni giorno
Anche se la maggior parte delle diete non proibisce ovviamente l’acqua, anzi, può capitare che con un piano alimentare particolare si perda il senso della sete o non si assumano a sufficienza cibi ricchi di liquidi. In ogni caso, ogni individuo adulto e sano dovrebbe bere in media un paio di litri d’acqua al giorno, di più se le temperature si alzano, se si svolge attività fisica (sovente associata a una dieta) o in determinati stati di salute, ad esempio in caso di febbre. Se si modifica il proprio regime alimentare, dunque, è opportuno prestare attenzione ai primi sintomi della disidratazione, che sono bocca asciutta, pelle secca, ma anche giramenti di testa, scarsa concentrazione e stanchezza.
Le diete “sotto esame”
Come riporta un’inchiesta di everydayhealth, noto brand e magazine statunitense dedicato alla salute, esistono alcuni piani alimentari che involontariamente potrebbero condurre alla disidratazione. Ad esempio, le diete ad alto contenuto proteico sono diventate metodi sempre più popolari per perdere peso. Questi regimi prevedono ovviamente l’assunzione di grandi quantità di proteine, che sono ricche di azoto presente negli aminoacidi che compongono le proteine stesse. Quando si consumano molte proteine, il corpo elimina l’azoto in eccesso con liquidi e acqua, quindi bisogna prestare attenzione al proprio livello di idratazione.
La dieta chetogenica, estremamente diffusa, è ricca di grassi e povera di carboidrati e può portare a una rapida perdita di peso attraverso uno stato metabolico chiamato chetosi. Per una serie di processi, anche in questo caso si tende a disperdere più acqua rispetto a un’alimentazione “normale”.
Pure il digiuno intermittente, di cui esistono un’infinità di formule, in alcuni casi può provocare un calo di liquidi nell’organismo. Più che altro, qui sono le persone che lo seguono a “dimenticarsi” di bere: saltando l’appuntamento fisso con i pasti, oltre a non mangiare si tende anche a non bere.