Rimanere idratati è importante sempre, ma ancora di più quando si svolge attività fisica. In questo periodo, poi, con l’arrivo della bella stagione è ancora più facile e frequente fare esercizio, sia dentro sia soprattutto fuori casa: e con lo sport si tende a perdere più acqua attraverso il sudore. In questi casi, il modo migliore per idratare il nostro organismo è proprio bere acqua, anticipando lo stimolo della sete che già potrebbe essere un campanello di allarme della disidratazione in atto. L’acqua infatti rappresenta il 75% di tutto il tessuto muscolare e il 10% del tessuto adiposo, e pertanto anche il più piccolo accenno di disidratazione può avere un enorme impatto sulle prestazioni e sulla salute. Ma quanti liquidi vanno assunti prima, durante e dopo una sessione di allenamento?
Prima e durante lo sport
Secondo le indicazioni americane, diffuse dall’Harvard Health, bisognerebbe bere circa mezzo litro d’acqua tra le due e le tre ore prima dello sport, poi ancora un quarto di litro mezz’ora prima, lo stesso ogni 20 minuti durante l’allenamento. Le raccomandazioni, che sono ovviamente generali, devono poi essere adattate all’età, al sesso, al peso, al clima e allo stato di salute di ogni individuo. Ad esempio se l’allenamento supera le due ore di durata, con il sole, potrebbe essere consigliabile assumere dell’acqua integrata con sali o addirittura una bevanda sportiva.
Idratazione post allenamento
Una volta terminato il workout, è importante reidratarsi nuovamente, bevendo circa 200 ml di acqua fresca. All’aperto come in palestra, quando è possibile, è opportuno avere sempre con sé una bottiglia riempita di acqua pura, leggera, con il corretto apporto di sali minerali: l’acqua che si ottiene a casa propria installando un purificatore a osmosi inversa di IWM sotto il lavello della cucina, così da avere sempre a disposizione la migliore acqua possibile per il consumo domestico e per riempire le borracce da tenere a portata di mano durante l’esercizio fisico. Bere dopo l’attività sportiva è importantissimo: in questo modo l’organismo riesce a eliminare le tossine dalle articolazioni e dai muscoli, riducendo il dolore, migliorando la flessibilità e accorciando i tempi di recupero.
Saper ascoltare il proprio corpo
Certo, non è sempre necessario – specie se la sessione è soft – avere sempre a disposizione dell’acqua. Per capire se si è disidratati, si può fare un semplice test, anche se un po’ grossolano: basta controllare le proprie urine e, se sono scure, correre ai ripari bevendo una buona quantità di acqua. In ogni caso, vale sempre la pena prepararsi durante l’intero arco della giornata per fare scorta di liquidi. In questo modo, il corpo non sarà “stressato” durante lo sport e si ottimizzeranno tutti i benefici dell’attività motoria. L’importante, comunque, è ascoltare e osservare il proprio corpo: oltre lo stimolo della sete, i primi campanelli di allarme della disidratazione sono stanchezza, la sensazione di avere la bocca secca, mal di testa. Prima che compaiano e che rovinino il piacere di fare movimento, dunque, la regola è solo una: bere e ancora bere acqua!