Lo afferma una recente ricerca condotta negli Stati Uniti: le persone che quotidianamente bevono una quantità di acqua adeguata sono più propense a dichiararsi “molto felici”. L’acqua sarebbe quindi il segreto della gioia? Probabilmente non da sola, ma certo è che idratarsi aiuta a stare bene e, di conseguenza, a sentirsi di buon umore. Lo studio ha coinvolto 2.000 cittadini americani e ha chiesto loro quanta acqua consumassero in media: le risposte sono state sorprendenti. Infatti, chi beveva abbastanza acqua ha rivelato di sentirsi “molto felice” tre volte in più rispetto a chi non ne consuma a sufficienza. I dati svelano che il 67% degli intervistati che ha bevuto acqua in quantità “più che sufficiente” si considera “molto felice”, mentre solo il 21% di coloro che ha dichiarato di “non aver bevuto abbastanza acqua” ha detto di essere “molto felice”.
Non è ancora abbastanza
Il sondaggio, inoltre, ha messo in luce che l’americano medio beve circa cinque bicchieri di acqua al giorno, credendo che questa sia la quantità giornaliera raccomandata (in linea generale, invece, si parla di otto bicchieri). Ancora una volta, coloro che bevevano più bicchieri d’acqua al giorno avevano maggiori probabilità di considerarsi “molto felici”. Addirittura, chi consumava 10 o anche più bicchieri è risultato statisticamente più “felice”rispetto agli altri. Infine, il livello di felicità aumentava con il crescere della quantità d’acqua assunta ogni giorno. Difatti, tra quanti hanno dichiarato di assumere solo due bicchieri d’acqua al dì la percentuale dei “molto felici” precipita al 34%. Tra chi non beve nemmeno una goccia d’acqua, invece, c’è la quota di persone meno felici in assoluto: insomma, c’è da riflettere sul rapporto causa-effetto tra acqua e buon umore!.
Maggiore energia e autostima
Un altro dato estremamente curioso che emerge dalla ricerca è che gli intervistati che bevevano più di 10 bicchieri al giorno avevano anche maggiori probabilità di considerarsi “molto energici” (82%), e addirittura “realizzati” (67%). Eppure, anche alla luce di questi risultati, tre americani su quattro affermano di essere “troppo occupati” per bere la giusta quantità di acqua. Un numero probabilmente non troppo lontano da quello italiano, ma che comunque ci dà la dimensione di quante persone non si mantengano idratante a sufficienza o non nel modo più corretto. Tuttavia, gli intervistati riconoscono il valore dell’acqua: il 73% dei rispondenti, infatti, afferma di essere notevolmente più felice quando sente di aver bevuto acqua “a sufficienza” e oltre la metà (54%) si sente meno produttiva sul lavoro se non adeguatamente idratata.
Tra le principali ragioni per cui le persone non berrebbero abbastanza acqua ce ne sono alcune davvero singolari: “non avverto lo stimolo della sete” è stato indicato dal 44% del campione, mentre “preferisco bere altre bevande” è quanto dichiarato dal 42%. Tra le altre risposte, spiccano “non ho tempo” 34%, “non vorrei pagare l’acqua in bottiglia” 25% e “non mi fido dell’acqua del rubinetto” 22%. Se per quanto riguarda lo stimolo della sete sappiamo che bisogna “autoprogrammarsi” per bere a sufficienza, per quanto concerne l’eliminazione delle bottiglie o avere la sicurezza della qualità dell’acqua domestica la soluzione c’è, almeno da noi in Italia. Installando a casa propria un purificatore a osmosi inversa, come Osmotic di IWM, si avrà la sicurezza di avere sempre a disposizione un’acqua perfettamente pura e bilanciata. Così da bere a sufficienza ed essere felici.