Un numero considerevole di italiani non intende privarsi del piacere di gustare acqua frizzante. Contemporaneamente, una crescente consapevolezza ambientale fa storcere il naso di fronte alle bottiglie di plastica. Come conciliare queste esigenze, se si desidera avere acqua gassata in quantità e di qualità, senza dover spendere centinaia di euro l’anno in contenitori di plastica inquinanti? La risposta è solo una.
Oggi i moderni sistemi di purificazione consentono di godere a casa della miglior acqua possibile: effervescente, buona e soprattutto sostenibile.
La versatilità dei purificatori a osmosi inversa
I purificatori più avanzati, compresi quelli a osmosi inversa della linea di punta di IWM, integrano diverse funzioni in un unico dispositivo. Per gli amanti dell’acqua frizzante, esistono modelli che producono non solo acqua a temperatura ambiente, pura (in alcuni casi addirittura sterilizzata), ma anche acqua fredda e gasata. Il funzionamento è semplice: un carbonatore, inserito nell’impianto, miscela l’acqua con l’anidride carbonica proveniente da una bombola ricaricabile di CO2 alimentare.
Il risultato è un getto diretto di acqua frizzante dal rubinetto della cucina, senza l’impiego di bottiglie costose, ingombranti e dannose per l’ambiente. In una parola, è la scelta migliore per la salute, il portafoglio e il Pianeta.
Tre tipologie di acqua
La maggior parte di questi impianti è dotata anche di un frigorifero interno, consentendo di erogare tre tipi di acqua direttamente dal rubinetto della cucina: acqua liscia a temperatura ambiente, fredda e acqua frizzante fredda. La scelta di non produrre acqua frizzante a temperatura ambiente è motivata da un’ottimizzazione dell’utilizzo della CO2, minimizzando gli sprechi. La carbonatazione, infatti, agisce in modo inversamente proporzionale alla temperatura dell’acqua: l’acqua fredda richiede meno CO2 per una maggiore effervescenza, mentre l’acqua a temperatura ambiente richiede quantità maggiori per una leggera frizzantezza.
Facile come… bere un bicchier d’acqua
Purificare l’acqua domestica diventa estremamente semplice con un impianto di osmosi inversa. Una volta installato e collegato alla rete idrica, l’apparecchio può essere utilizzato immediatamente da tutti i membri della famiglia. Un semplice tocco è sufficiente per avere sempre a disposizione non solo acqua di alta qualità per bere e cucinare, ma anche l’effervescenza desiderata.
Con questi innovativi sistemi, si può godere del piacere dell’acqua frizzante in modo sostenibile e pratico, contribuendo al contempo alla riduzione dell’impatto ambientale derivante dall’uso di bottiglie di plastica.
Che risparmio!
Infine, di questi tempi è fondamentale soffermarsi anche sull’aspetto economico. Un purificatore d’acqua a osmosi inversa evita l’acquisto di una quantità impressionante di bottiglie, che in un anno raggiungono un costo davvero significativo. I conti sono semplici da fare: se una persona consuma in media 2 litri di acqua al giorno, una famiglia tipo composta da quattro persone consumerà quotidianamente circa 8 litri d’acqua. Che sia liscia o frizzante non importa: in un anno la nostra famiglia avrà bevuto 2.920 litri d’acqua, l’equivalente di 1.460 bottiglie da due litri. Stimando un costo approssimativo di 50 centesimi a bottiglia, l’approvvigionamento di acqua “pesa” sul bilancio familiare per ben 730 euro all’anno. Una cifra enorme in assoluto e un prezzo altissimo da pagare anche in termini di sostenibilità.